Hawking il re tenace

Noi: esseri piagnucolosi, che ci contorciamo in miseri quadrati di terra, dovremmo oggi pensare a Stephen Hawking: piccolo e grande, grandissimo uomo e al suo universo di stelle.

Uomo di una leggerezza eterea nonostante il vincolo terribile del corpo. Uomo tenace e forte a cui la scienza medica aveva pronosticato due anni di vita e che, invece, ne ha vissuti intensamente 55. Morendo a 76 anni.

“Per quanto la vita possa sembrare brutta, c’è sempre qualcosa che si può fare”. A quanto pare lui non si è mai arreso e si è dato da fare. Non solo nel suo preciso campo di studio ricerca e azione, ma anche nel gioco, diventando una icona, un cartone animato, una comparsa, un film.

Ci penso sempre quando vedo una persona con una disabilità lottare e vincere, o comunque gareggiare viaggiare partecipare salire scendere esplorare non fermarsi davanti all’ostacolo, superare superare superare. Ci penso sempre: e io? Io cosa farei? Come sopporterei vivrei supererei affronterei?

Solo allora mi vergogno non poco delle inutili lamentele per le futili cose di persona sana che può sciare con due gambe, parlare e leggere grazie alla vista e alla voce, salire le scale o ascendere in vetta senza ausili e aiuti.

Hawking ha amato viaggiato incontrato papi e presidenti volato persino in assenza di gravità recitato e lavorato. Mi piace ricordarlo con le sue parole:

” Si può uscire da un buco nero, anche verso un altro universo. Se vi sentite dentro un buco nero non arrendetevi. Una via d’uscita c’è”.

7 pensieri su “Hawking il re tenace

  1. Davanti ai geni bisogna solo chinare la testa. Però mi viene in mente una battuta di Geppy Cucciari: se vi sentite in un buco nero, arredatelo 😉

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    1. Bella davvero questa battuta. Mi piace molto l’ironia di Geppy. È una delle poche comiche che riesce a farmi ridere. Adoro la sua vivacità surreale e la battuta frizzante sempre pronta.
      Buona domenica Paola

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  2. La prova vivente che intelligenza e ironia sono le qualità più importante della persona.. se non erro, aveva anche una vita sentimentale piuttosto vivace nonostante gli evidenti limiti fisici…

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  3. Quest’uomo aveva anche, anzi soprattutto, una grande ironia.
    Era un uomo geniale e leggero, talmente leggero da volare sopra la malattia, i pregiudizi, l’ignoranza e la stupidità.

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